Se Roma e Milano ti sembrano città affascinanti, che regalano scorci antichi e quartieri moderni, aspetta di scoprire quali sono i piani che le coinvolgono per questo 2025.
Musei, torri e nuovi palazzi, questo e molto altro attende le due più grandi metropoli italiane e le più grandi realtà del mondo, con lo scopo di aprire la strada alle nuove frontiere dell’architettura, ricorrendo a nomi altisonanti e interessanti, come Oma, Gehry e Jean Nouvel.
Entriamo nel dettaglio e lasciamoci trasportare in un mondo fatto di geometria e volumi, linearità e un pizzico di estro e fantasia.
Il 2025 sarà un anno di crescita e trasformazione per molte città, complici alcuni eventi che catalizzano l’attenzione attirando costantemente migliaia di turisti, come il Giubileo di Roma o l’Expo di Osaka.
Tra sacro e profano, siamo anche in attesa del rinnovo di alcuni dei poli culturali più importanti del mondo, come quello del Museo Egizio a Torino e del New Museum di Sanaa a New York da parte di Oma.
Diverse novità riguardano poi direttamente il tessuto urbano, impreziosito da torri e palazzi avveniristici all’interno di quartieri antichi, in via di riqualificazione o di nuova costruzione, per donare loro carattere e riconoscibilità a livello internazionale.
Ora che sei pronto ad accogliere le novità urbanistiche e architettoniche del 2025, scopriamo quali sono le più attese e interessanti.
1. Milano e la sua Porta Nuova Gioia: prosegue l’opera di rinnovamento e riqualificazione

L’interesse per il rinnovamento e la sistemazione della zona Porta Nuova, a Milano, affonda le sue radici già nel 1950 e nel corso degli anni il quartiere è diventato un po’ il simbolo del cambiamento costante della città.
Il Comune di Milano ha stanziato ingenti fondi per l’anno appena iniziato, con lo scopo di potenziare le aree pubbliche, costruire nuovi palazzi con fini abitativi e ricreativi, e soprattutto proseguire nel progetto di riqualificazione di una zona che, secondo le previsioni, nel prossimi anni diventerà sempre più richiesta da coloro che vogliono vivere a Milano, in un contesto vivo e in crescita.
Gli appassionati di architettura e non solo saranno quindi lieti di seguire il progetto di risistemazione di via Pirelli 35, affidato a Snøhetta e Park Associati, che prevede una revisione moderna del fabbricato principale e una sua estensione, tramite un edificio a ponte, per raggiungere l’altezza di 6 piani.
Non siamo ai livelli dei grandi grattacieli di City Life, ma si tratta comunque di un’iniziativa di forte impatto, soprattutto perché si pensa di giocare sui volumi e sulle cromie, creando interessanti contrasti. Se stai cercando una nuova residenza di stile a Milano, scopri le proposte esclusive di Quimmo Prestige, l’agenzia immobiliare di Quimmo specializzata in immobili di pregio.
2. Parigi, la Fondation Cartier ha una nuova e affascinante sede

Quando è coinvolto Jean Nouvelle è impossibile immaginare una struttura che passi inosservata.
In questo 2025 le sue raffinate idee daranno infatti vita all’Atelier, individuata come nuova sede della Fondation Cartier, capace, se possibile, di aumentare il prestigio e l’allure del colosso francese.
Se nel 1994 lo stesso architetto aveva dato vita al noto palazzo in vetro e acciaio della Fondation Cartier pour l’Art Contemporain in Boulevard Raspail, nel 2025, a distanza di 40 anni, ha deciso di replicare partecipando alla realizzazione di una sede prestigiosa a Place du Palais-Royal.
Il Palazzo, sorto nel 1855 e influenzato dall’arte napoleonica e haussmanniana, è ricco di suggestione e fascino e richiama la filosofia elegante di Cartier.
Parigi non potrà che beneficiare della rinnovata genialità del guest editor di Domus, che aggiungerà quel tocco personale a una struttura di forte carattere e fascino.
3. Rabat e la nascita del Grand Théâtre

L’idea di realizzare il più grande teatro del continente africano è venuta a Zaha Hadid già nel 2014, ma la sua dipartita, il cambio del team di lavoro e i ritardi nei lavori, dovuti anche a un esponenziale aumento dei costi, hanno comportato significative interruzioni.
Finalmente il 2025 dovrebbe essere l’anno giusto per vedere inaugurata questa monumentale opera dal significato importante, terminata nel 2021 e che occupa uno spazio di 55.000 mq e prevedere circa 1800 posti, oltre che un anfiteatro da ulteriori 7000 posti.
Ancora non abbiamo l’annuncio ufficiale, ma alcuni indizi lasciano presagire che la città di Rabat sarà finalmente impreziosita da una struttura non solo esteticamente affascinante e moderna, ma anche perfettamente funzionale e in grado di aiutare il continente nella sua evoluzione.
4. New Museum Oma a New York
Chi frequenta New York avrà probabilmente posato uno sguardo curioso sull’edificio lucido posizionato sulla Bowery, progettato da Sanaa e sede del Museo di Arte Contemporanea dal 2007.
Oma ha deciso di inserirsi in questo contesto moderno e straniante dando vita a una collaborazione che lui stesso definisce “romantica”.
Lo scopo sarà quello di bilanciare i volumi per rendere maggiormente l’idea di un museo fruibile anche in senso orizzontale, senza però perdere la particolarità del palazzo e l’idea di base di Sanaa.
Per valorizzare la vocazione pubblica dell’istituto culturale, si prospettano spazi ampi da allestire con mostre ed esposizioni, dando vita a un’area interstiziale dove confluiscano le arti più avveniristiche.
La facciata sarà impreziosita da una scala monumentale e scenografica, che certamente renderà la struttura interessante non solo come contenuto, ma anche come opera contemporanea a se stante.
5. Elbtower, progettata da David Chipperfield, sarà l’edificio più alto di Amburgo.

Situato lungo il fiume, questo nuovo edificio, funge da indicatore di ingresso sul confine orientale del quartiere dell’area portuale di Hafencity di Amburgo. Occupando un terreno triangolare nel punto in cui convergono il fiume Elba e il canale Oberhafen, il sito offre l’opportunità di creare un edificio indipendente e scolpito. La torre si integra e contrasta con la forma dell’Elbphilharmonie, torre affusolata di Herzog e De Meuron. Il completamento della Elbtower, un’onda di vetro texturizzata da elementi in alluminio, è previsto entro il 2025. Destinato a essere l’edificio più alto di Amburgo, l’Elbtower è una parte fondamentale del masterplan di Hafencity.
6. L’Expo di Osaka 2025: il più importante evento asiatico del 2025
La realizzazione dell’Expo è un privilegio per la città prescelta e in questo caso Osaka può contare su una notevole esperienza, essendo la terza volta che ospita un evento di tale portata.
Vista la frequenza con la quale viene scelta questa sede, nel 2025 si è pensato di stupire dando ai padiglioni una veste moderna e significativa, capace soprattutto di veicolare un messaggio interessante e globale.
Per questo motivo, i padiglioni a forma di anello di legno, progettati da Sou Fujimoto, sono tra le strutture più attese dell’anno, così come l’area espositiva dedicata all’Italia, nata dalla mente di Mario Cucinella e caratterizzata da un ordine gigante di portali.
Collocata sull’isola artificiale di Yumeshima, la fiera ospiterà oltre 160 Paesi, ognuno portatore di un’idea, esemplificata anche dall’uso sapiente che si saprà fare dell’architettura dei padiglioni.
7. Shanghai Grand Opera House: un po’ di Norvegia in Asia

Torniamo in Asia e ammiriamo il progetto norvegese di Snøhetta, un mix che unisce culture molto distanti fra loro, ma accomunate dalla medesima eleganza e dall’estetica essenziale e delicata.
Shanghai Grand Opera House sarà ricordata per la sua forma di enorme ventaglio, che funge contemporaneamente da tetto e scala, dando accesso a una biblioteca pubblica di alto profilo architettonico.
Lo studio norvegese è noto proprio per il suo contributo nel mondo per quanto riguarda gli edifici dedicati alle arti figurative e siamo certi non deluderà nemmeno in questo caso.
8. Museo di Arte Contemporanea di Suzhou: un viaggio attraverso arte, natura e acqua
Proprio sulle rive del Jinji Lake, sorgerà un vero e proprio villaggio di 12 padiglioni. Il Museo di Arte Contemporanea di Suzhou, Cina, reinterpreta l’architettura e i paesaggi della città Il museo è concepito da BIG | Bjarke Engels Group, ARTS Group e Front Inc. in un’area di 60.000 mq. Il progetto è concepito come un giardino cinese di padiglioni e cortili con un tetto a nastro che si snoda tra i padiglioni e incornicia cortili con installazioni artistiche all’aperto. Quattro dei padiglioni del museo costituiscono la galleria principale del Museo d’arte contemporanea di Suzhou, mentre i restanti cinque padiglioni ospitano una sala multifunzionale per eventi e conferenze, un teatro, un ristorante e un ingresso principale. Il completamento è previsto entro il 2025.
9. Abu Dhabi sempre più proiettata nel futuro con il suo Guggenheim Museum
Abu Dhabi, esplosa negli anni passati come moderna città araba affiancata a Dubai, è sempre all’avanguardia quando si parla di nuove costruzioni e di sperimentazione architettonica.
L’isola artificiale di Saadiyat è nota per essere già sede del Museo Louvre di Jean Nouvelle dal 2017, in attesa di vedere finalmente realizzati anche il Zayed National Museum di Norman Foster e il Guggenheim Museum.
Quest’ultimo nasce dalle idee moderne e affascinanti di Frank Gehry, che sceglie volumi monolitici e strutture coniche da collocare in 30.000 metri quadri di puro futurismo contemporaneo.
Il progetto è stato annunciato nel 2006 e, a distanza di quasi 20 anni, vedrà la luce con la sua idea di caos ordinato che siamo molto curiosi di vedere dal vivo.
10. La risistemazione urbana di Roma per il Giubileo 2025

Roma aveva probabilmente bisogno di una scossa dal punto di vista della sistemazione delle aree pubbliche, spesso tralasciate e oscurate dalla bellezza dei monumenti che rendono celebre la città.
Quale migliore occasione, quindi, se non un affollatissimo Giubileo per correre ai ripari e intervenire su Piazza Risorgimento e Piazza San Giovanni in Laterano, solo per citarne alcune.
I progetti, firmati da It’s e One Works, mirano a migliorare la pavimentazione, aggiungere del verde e rendere più vivibile spazi fino ad oggi usati soprattutto in termini di viabilità.
Chi ha scelto di visitare la Città Eterna nei mesi scorsi ha purtroppo dovuto vedere molti più cantieri rispetto al consueto, con alcune delle piazze principali e dei monumenti più iconici non fruibili in modo totale dal punto di vista visivo.
Questo è però servito a dare una nuova veste a Roma, pronta ad accogliere circa 30 milioni di pellegrini nei prossimi mesi, intenzionati a superare le diverse Porte Sante e non solo.