In un Paese che custodisce oltre il 70% del patrimonio artistico mondiale, l’hospitality si configura non solo come settore trainante per l’economia nazionale, ma come asset strategico di investimento. Dal 2022, il comparto ricettivo italiano ha registrato un trend di crescita costante, con un incremento della domanda di strutture ricettive sia in ambito leisure che business, portando il contributo del turismo al PIL a superare la soglia del 10%.
Alla luce di questi sviluppi, Quimmo Prestige agency ha condotto un’analisi approfondita sulle dinamiche attuali del mercato alberghiero in Italia, con un’attenzione particolare alle aree a maggior rendimento e alle tipologie di strutture più interessanti per gli investitori istituzionali, per le grandi catene alberghiere e per gli operatori internazionali e italiani.
Città d’arte come asset strategici: Roma e Milano in primo piano
In Italia, l’offerta ricettiva supera le 32.000 strutture ricettive, con una marcata concentrazione nelle principali città d’arte. Fra queste, Roma e Milano si distinguono oltre che per l’inestimabile patrimonio culturale, anche per l’intenso programma di riqualificazione urbana delle strutture esistenti e l’elevata attrattività internazionale, che le rendono epicentri del turismo di fascia alta e dell’investimento alberghiero.
Roma, crocevia millenario di civiltà e centro nevralgico del turismo religioso, è oggi interessata da importanti interventi infrastrutturali e di restauro. Le aree del centro storico, di Prati e del Lungotevere ospitano un numero crescente di alberghi storici rinnovati e spesso oggetto di upgrade, con un’incisiva presenza di catene internazionali che scelgono edifici di pregio architettonico per ampliare il proprio portafoglio italiano.
Milano, considerata da sempre la capitale economica del Paese, era nota per la sua vocazione ricettiva prettamente business e congressuale, legata ed importanti eventi di richiamo internazionale quali il Salone del Mobile, la Settimana della Moda e la Bit.
Da qualche anno la città meneghina attrae anche viaggiatori leisure, in primis per lo shopping di alto standing, tanto che via Montenapoleone è oggi nel mondo la strada con il costo a mq più alto per gli immobili retail.
Anche gli eventi culturali e il patrimonio storico che la città custodisce sono oggi oggetto di grande attenzione. I flussi turistici sono pertanto costanti e con adr tra le più alte in Italia, in particolare nei segmenti upscale, upperupscale e luxury.

Oltre le metropoli: i poli culturali che trainano l’ospitalità
Accanto a queste due metropoli si collocano altre città d’arte di grande interesse strategico: Firenze, cuore del Rinascimento, Venezia, con la sua unicità lagunare e capacità di attrazione internazionale, Napoli, snodo culturale e logistico del Mezzogiorno, Torino, città d’arte e di storia industriale in fase di forte valorizzazione turistica.
Ma anche città quali Como, Bologna, Padova, Verona, Genova, Palermo e Bari.
Questi centri continuano ad attirare flussi costanti di visitatori, mantenendo alta la domanda di ospitalità alberghiera strutturata e di conseguenza anche l’interesse crescente degli investitori.

Litorali e montagna
L’Italia si distingue anche per un’offerta territoriale, sulle strutture ricettive, particolarmente articolata che comprende destinazioni mare dal forte appeal internazionale e destinazioni montane consolidate, entrambe di crescente interesse per il mercato alberghiero.
Alcune destinazioni delle regioni costiere come la Liguria, la Toscana tirrenica, la Costiera Amalfitana, la Puglia salentina e la Sardegna nord-orientale (Costa Smeralda in primis), attraggono investimenti su strutture ricettive luxury o ultra luxury con un’alta redditività e una stagionalità più lunga.
Parallelamente, il comparto dell’hospitality montana, in particolare in Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Lombardia (v. Milano-Cortina 2026), risponde a una domanda che spazia dalla stagione sciistica invernale al turismo escursionistico estivo. Gli alberghi wellness, spesso inseriti in contesti paesaggistici incontaminati, registrano un alto indice di occupazione e offrono margini interessanti per l’investitore attento alla valorizzazione dei servizi.
Le strutture ricettive più richieste
Dai dati rilevati, emergono alcune indicazioni chiare da parte degli investitori, che orientano le proprie scelte verso strutture con elevata capacità reddituale e potenziale di riqualificazione.
Hotel 3, 4 e 5 stelle
Le strutture ricettive midscale sono oggetto di interesse, in particolare nei centri urbani più importanti, laddove ci sia un numero minimo di 50 camere ed un potenziale di riqualificazione e di upgrade al 4*.
Le strutture ricettive upscale sono oggetto di grande interesse da parte di operatori e investitori italiani e internazionali, anche in contesti meno centrali, se bilanciati da un numero di camere importante e da un’offerta di servizi rinnovata come SPA, sale conferenze, ristorazione di qualità.
Il segmento luxury è in continua crescita. Boutique hotel, resort urbani e leisure rappresentano il focus per la maggioranza degli investitori internazionali e per le catene alberghiere un’opportunità di consolidamento nel mercato italiano, privilegiando un’offerta esperienziale, raffinata e perfettamente integrata nel contesto architettonico e culturale.
Le esperienze legate al wellness, all’enogastronomia di territorio e alla personalizzazione del soggiorno sono al centro di questo modello ricettivo.

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Quali sono i trend emergenti sui quali puntano gli investitori attualmente?
Hotel esperienziali
Nonostante la prevalenza di format tradizionali, si rileva una crescente attenzione verso strutture che propongano esperienze immersive e tematiche. Le realtà che affiancano all’ospitalità elementi di scoperta culturale, percorsi enogastronomici o attività outdoor, risultano particolarmente interessanti per investimenti in aree a vocazione turistica consolidata, purché incentrate su un’ospitalità alberghiera strutturata.
Tendenze attuali: sostenibilità, digitalizzazione e qualità del servizio
Le operazioni di investimento più efficaci si fondano oggi su tre direttrici: digitalizzazione, efficienza gestionale e sostenibilità ambientale. L’adozione di sistemi digitali integrati nelle strutture ricettive, per la prenotazione, la fidelizzazione del cliente e la gestione dei servizi interni è ormai imprescindibile. Parallelamente, cresce l’interesse verso strutture attente all’impatto ambientale, che impiegano materiali ecosostenibili, energie rinnovabili e sistemi di riduzione degli sprechi.
Tali fattori, se armonizzati con l’eccellenza del servizio e la valorizzazione del contesto locale, determinano il posizionamento competitivo della struttura e il suo appeal nei confronti di un turismo internazionale sempre più esigente.

Il ruolo di Quimmo Prestige agency nelle operazioni alberghiere
In un contesto così dinamico e competitivo, Quimmo Prestige agency si propone come interlocutore strategico per individuare le migliori opportunità di investimento nel settore dell’hospitality.
Attraverso un servizio di consulenza altamente personalizzato, trasparente e qualificato, accompagniamo investitori istituzionali e operatori professionali nella valutazione, acquisizione e gestione di immobili alberghieri, sia nei centri storici a più alta affluenza turistica, sia nei distretti costieri e montani di maggiore richiamo.
Investire in hotellerie in Italia oggi significa valorizzare un patrimonio culturale e immobiliare unico, generando valore nel lungo termine.
Quimmo Prestige è il partner ideale per trasformare questa visione in realtà.