Milano cela più o meno segretamente piccoli gioielli verdi, che in un attimo catapultano dal cuore pulsante della città più dinamica d’Italia in un’oasi naturale. Varcando i cancelli di questi luoghi incantevoli è possibile ritagliarsi qualche attimo di pace, godendo del fresco della natura. Nel nostro approfondimento potrai scoprire i sette giardini segreti più freschi di Milano, dove potrai ripararti per una piacevole lettura o per far giocare i più piccoli.
Orto Botanico di Brera
A due passi dalla Pinacoteca di Brera e non lontano dal quadrilatero della moda sorge un luogo immerso nel verde. Si tratta dell’Orto Botanico di Brera che sembra quasi nascondersi dietro la facciata sud dell’omonimo e rinomato palazzo.
Il giardino risalente al 1775 conserva tutt’oggi l’impianto originale che prevede una suddivisione in tre aree principali delimitate da due specchi d’acqua ellittici. Questo giardino storico rappresentava in origine un luogo di meditazione per ordini religiosi. È grazie alla volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria che lo spazio verde divenne Orto Botanico, parallelamente all’istituzione del Centro Culturale nel Palazzo di Brera. Sin da allora questo luogo incantevole ha svolto una funzione indispensabile per farmacisti e medici.
Qui vengono coltivate piante officinali fondamentali per il benessere dell’organismo. Dopo un meticoloso restauro completato nel 2001, l’Orto Botanico di Brera ha riaperto le proprie porte al pubblico. Delle tre aree menzionate le prime due sono coltivate ad aiuole, mentre la terza è l’arboreto dove spuntano alberi secolari. Nei mesi estivi quest’angolo verde, centrale ma riparato, permette di vivere il meglio di quel che la città può offrire.

Giardini di Guastalla
Nella lista degli spazi verdi più incantevoli di Milano meritano una menzione speciale i Giardini della Guastalla, tra i più antichi parchi pubblici cittadini.
La posizione centralissima accanto all’Università Statale e all’Ospedale Maggiore rende quest’area abbastanza conosciuta, ma al contempo non così frequentata. Per questo motivo è possibile ritagliarsi attimi di pace all’ombra dei suoi bellissimi esemplari vegetali centenari. Gli studenti riposano tra una lezione e l’altra ma nel cuore dell’estate questo parco è meno frequentato e può essere apprezzato come elegante gioiello barocco cittadino.
Nei Giardini della Guastalla è possibile dedicarsi all’esplorazione delle aree verdi fino a imbattersi in un tempietto in stile neoclassico progettato da Luigi Cagnola. Lo stesso architetto che ideò l’arco della Pace, tra i simboli di Milano. Situati in via Francesco Sforza, i giardini sono accessibili fino alle 22:00 nel periodo compreso tra maggio e settembre. Le piccole dimensioni di questo parco risalente alla metà del sedicesimo secolo rendono il giardino barocco con laghetto un luogo riparato dove trovare refrigerio in estate.

Giardino della Villa Belgiojoso Bonaparte
Questa splendida cornice verde impreziosisce la straordinaria Villa Belgiojoso Bonaparte. Oggi è una delle mete più amate per le famiglie con bambini residenti in città. Il giardino sorge in una zona centralissima di Milano, precisamente in via Palestro vicino a tanti luoghi di interesse quali GAM e Giardini di Porta Venezia.
L’incantevole villa ricorda le dimore britanniche e vanta un’imponenza che lascia a bocca aperta. Il punto di forza dello spazio è senza dubbio il giardino all’inglese. Si tratta del primo esempio nella zona di Milano, progettato nell’Ottocento dall’architetto Leopoldo Pollack con la collaborazione del conte Ercole Silva. Allievo del rinomato Piermarini, l’architetto ha realizzato un luogo verde incantevole. Duecento anni dopo la sua ideazione continua ad affascinare le persone che scelgono di concedersi momenti di relax e divertimento.
Il giardino di Villa Belgiojoso Bonaparte si estende per ben ventimila metri quadri e comprende diverse zone tematiche. Chi si avventura alla sua scoperta può apprezzare in particolar modo lo straordinario percorso botanico che costeggia il laghetto impreziosito da graziosi ponticelli e piccole grotte. Questo luogo è perfetto per trovare pace nelle giornate più afose in città ed è ideale anche per gli amanti degli animali. Nei mesi primaverili ed estivi nei dintorni della zona del laghetto è possibile avvistare diversi esemplari di tartarughe.

Parco di Villa Litta Modignani
Il Parco di Villa Litta Modignani è uno dei più interessanti in ambito milanese. Situato in zona Affori, lo spazio verde circonda l’incantevole Villa Litta Modignani, una residenza edificata nel Seicento.
Ricavato dall’ampia area agricola che un tempo cingeva la zona a nord del capoluogo lombardo, il giardino fortemente voluto dal Marchese Pier Paolo Corbella rispondeva in origine ai classici criteri di un giardino all’italiana. Accessibile al pubblico dal 1958, questo incantevole spazio verde fu ampliato nel corso dei secoli. Prima dal Conte Ercole Silva che, come visto per Villa Belgiojoso Bonaparte, nutriva una predizione per i giardini all’inglese. Ecco come il giardino all’italiana, caratterizzato da geometrie simmetriche e rigorose, diventa invece un luogo dove la natura è in costante cambiamento. Quando la villa passò alla famiglia Litta Modignani verso la metà dell’Ottocento il parco si trasformò ulteriormente, diventando un giardino paesaggistico.
La Villa è attualmente proprietà del Comune di Milano ed è stata adibita a biblioteca, nonché a ospitare gli uffici dell’Anagrafe e dell’Azienda Sanitaria Locale. Il parco racconta anche i periodi storici più difficili della città. Come ad esempio l’inverno del 1943, durante il quale tantissime piante vennero abbattute per procurare il legname necessario a riscaldare le case dei milanesi provati dalla guerra e privi di mezzi economici. A un primo restauro nel 1958 seguì un vero e proprio intervento di riqualificazione all’inizio degli anni Duemila.
Oggi questo bellissimo spazio verde di Viale Affori ospita esemplari vegetali che lasciano a bocca aperta, come il Platano Siamese, una statua naturale composta da due alberi che hanno intrecciato le chiome, fondendo anche le radici e una parte dei tronchi.

Parco Ex Armenia Films
Se in Italia la produzione cinematografica viene principalmente associata alla città di Roma, negli ultimi decenni Milano è diventata l’hub di riferimento per il mondo della televisione e più di recente dei nuovi media digitali. Eppure, circa un secolo fa il capoluogo lombardo ospitava la prima e più importante casa di produzione cinematografica italiana, ossia l’Armenia Films. La storia di quest’impresa è breve ma intensa.
Nel primo Novecento alcuni capannoni di via Filippo Baldinucci, nella zona di Dergano quasi al confine con Bovisa, vennero convertiti nella sede della Milano Films, poi trasformatasi in Armenia Films. Dal 1909 fino al 1926 lo stabilimento cinematografico registrò alcune delle più acclamate produzioni, tra cui spicca il primo lungometraggio muto italiano L’Inferno e registrò un importante successo anche all’estero. Con l’arrivo del processo di centralizzazione legato al fascismo nacque Cinecittà, determinando così il progressivo fallimento di molti teatri di posa. Il muro di cinta e l’ingresso dello studio rimasero intatti nei decenni e verso la fine degli anni Novanta l’intero spazio fu messo al centro di un’opera di riqualificazione.
Gli antichi capannoni sono oggi sostituiti con un complesso residenziale, tra i primi in Italia a ispirarsi alla filosofia della bioarchitettura, e un grande parco pubblico con aree gioco, scivoli e altre attrezzature per il divertimento dei più piccoli, uno specchio d’acqua ombreggiato, varie panchine e una ricca vegetazione. Si tratta di un luogo meno conosciuto rispetto agli altri angoli verdi milanesi, che vanta una storia interessante in grado di aprire una finestra sul passato di una città dove la settima arte ha mosso i primi passi in Italia.

Giardino Storico di Via Orti
Il verde cittadino è in grado di raccontare i costanti cambiamenti di una città viva e dinamica, come si evince chiaramente guardando al Giardino Storico del complesso residenziale Horti – Il segreto di Porta Romana. Risale a pochi anni fa la decisione di riaprire dopo trent’anni questo parco.
Una volta completati i lavori di riqualificazione voluti da alcuni tra i property developer più rinomati d’Italia, il Giardino Storico di duemila metri quadri e l’ampio parco che lo circonda sono accessibili ai cittadini che vogliono trovare refrigerio sotto le chiome degli alberi. L’ambizioso progetto di ristrutturazione ha dato nuova vita al Giardino Storico aperto al pubblico dal lunedì al sabato. Un tempo adibita alla coltivazione di piante officinali, l’area ospita tutt’oggi diverse siepi con erbe aromatiche. I profumi della lavanda, della salvia, delle calendule e dell’artemisia stregano l’olfatto, mentre la vista è catturata dagli imponenti tigli e cedri libanesi.

Parco di Villa Finzi
Spostandosi verso Gorla si incontra uno dei giardini più spettacolari e meno frequentati, il Parco di Villa Finzi. Questo gioiello di zona 2 avvolge l’edificio in passato appartenuto ai conti Finzi Ottolenghi, che trasformarono l’ampio giardino in un parco per i bambini residenti nelle vicinanze. Una passeggiata all’ombra tra i suoi alberi secolari permette di imbattersi nell’intrigante Tempio della Notte. Si tratta di un elemento architettonico sotterraneo, ricavato all’interno di una ghiacciaia e impreziosito di colonne di marmo, così come nel Tempietto dell’Innocenza di chiara origine neoclassica, che nei mesi primaverili si accende delle tinte violette del glicine.
Chi si concede qualche ora nel parco di via Sant’Erlembardo può compiere un salto nel tempo, scoprendo un gioiello della Milano ottocentesca ben custodito a nord della città.

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