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Maison & Objet è uno dei più importanti eventi a livello mondiale per gli appassionati del lifestyle e delle sue molteplici espressioni. Le più recenti novità di design vengono presentate in occasione della fiera parigina, che vanta ben due appuntamenti all’anno. Maison & Objet 2025 è servito ad anticipare le tendenze chiave che nei prossimi mesi faranno capolino tra le proposte più interessanti e innovative.

In attesa del prossimo appuntamento nel gennaio 2026, scopriamo quali trend forniranno le migliori ispirazioni per arredare casa con oggetti di design.

Una fiera riprogettata per un’esperienza intuitiva

Il salone è accessibile esclusivamente dai professionisti. Dagli artigiani fino agli editori, passando per designer, aziende e stilisti di moda. A metà tra galleria d’arte ed esperienza fieristica di altissimo livello, Maison & Objet è il contesto ideale dove lasciarsi ispirare per il proprio progetto d’arredamento. Qui vengono svelate le nuove direzioni intraprese non solo nell’interior design, bensì anche nella moda, nel tessile, e nell’oggettistica.

Nell’edizione del settembre 2025 sono oltre duemila i marchi riunitisi a Maison & Objet, con aziende provenienti da ben 145 nazioni. Tutti i prodotti e le composizioni che i partecipanti alla fiera hanno potuto ammirare sono stati presentati in anteprima, prima di fare il loro debutto tra le collezioni più esclusive di oggettistica e le linee di arredamento all’avanguardia. La manifestazione è ospitata all’interno del Park des Expositions de Paris Nord Villepinte. In linea con altri eventi, alcuni dei quali si svolgono in concomitanza come la Paris Design Week, questo evento valorizza l’arte dell’abitare in ogni sua forma, offrendo un palcoscenico unico per esaltare l’estro e la creatività delle firme del settore.

Rinnovamento: il tema centrale di Maison & Objet 2025

Tra le proposte più interessanti studiate dai professionisti dell’arredamento spiccano quelle che declinano il concetto di rinnovamento, scelto come filo conduttore dell’edizione in un’ottica di ripensamento della funzione e del suo incontro con forme d’arte contemporanee o classiche.

Welcome Home è il titolo del poster con cui si è presentato l’appuntamento parigino, evocando una chiara ispirazione al pittore surrealista Magritte. A metà tra realtà e immaginazione, le suggestioni degli organizzatori hanno spinto a creare un dialogo tra artigianalità e intelligenza artificiale, temi di attualità che hanno coinvolto anche il ricco programma di conferenze.

Un’immagine generata artificialmente può tradire, come sottolineato dal rimando all’opera di Magritte, ma anche invitare a ripensare la funzione e la forma degli oggetti in una sorta di ritorno a un concetto di casa da ridefinire in base alla propria dimensione. La casa-oggetto è catturata come fermo immagine nella sua evoluzione. Attraverso questa metafora visuale può essere riassunto il fil rouge di novità presentate al Maison & Objet. Nelle tendenze d’arredo è emersa la necessità di declinare un’idea di casa che permette ai visitatori di qualsiasi negozio o struttura ricettiva di sentirsi i benvenuti, rendendo meno definiti i confini tra residenziale, contract e retail.

I trend del settore puntano a creare una situazione di familiarità nella scelta e nella personalizzazione degli interni, in cui il comfort dell’essere umano è centrale a prescindere dalla destinazione d’uso dello spazio con cui si relaziona.

Una nuova filosofia di design vivo e vibrante in sinergia con la città

La fiera si è presentata con un layout rinnovato. L’esperienza risulta più intuitiva, con aree ben definite riservate ad artigianato, moda, benessere, design e oggettistica, che schiudono nuovi orizzonti sulle tendenze di design. In tal senso è fondamentale l’apporto dei talenti emergenti.

Il manifesto dichiarato di questa edizione è quello di abbattere qualsiasi tipo di barriera tra settori e influenze provenienti da qualsiasi area geografica, creando e lasciando fluire una commistione tra artisti, persone e brand. È l’oggetto a prendersi il centro della scena, reinventando il rapporto tra la persona e lo spazio in un’ottica liberatoria. Le ispirazioni hanno coinvolto l’intera città, con oltre 375 location tra gallerie, concept store, showroom, laboratori artigianali e importanti case di design che hanno aperto le porte per ospitare mostre ed eventi esclusivi. Open House – Open World è lo slogan che ridefinisce il concetto di fiera tradizionale, trasformandolo in un’installazione che prende vita per le strade di Parigi.


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Maison & Objet 2025: ritorno all’essenza della materia anche nei tessuti


La casa immaginata dai protagonisti di Maison & Objet Paris 2025 è un luogo in cui modularità e sostenibilità si impongono come parole chiave, convivendo in perfetta armonia. Le tendenze di interior design sono chiamate a interpretare in maniera unica questi due concetti, che riflettono da un lato l’ergonomia e la praticità e dall’altro l’attenzione nei confronti dell’ambiente, integrandoli con una forma curata e contemporanea.

Nel solco del rinnovamento invocato dagli organizzatori si inserisce un ritorno alle origini. Ciò richiama in particolare la scelta dei materiali lavorati in maniera quasi grezza e istintiva per dare forma a linee originali e geometriche. Minerali unici come l’onice convivono con la bellezza senza tempo del travertino italiano. Questo è solo un esempio degli accostamenti materici di una manifestazione che ha visto come protagonisti i tessuti di Lainamac Mathériautèque, quasi in simbiosi con le sedute in pietra su cui erano esposti. Il richiamo alla primordialità della terra e delle radici emerge anche in creazioni come Broot di Assimagra. L’opera vista anche in occasione della Milano Design Week 2025 e nata per valorizzare la pietra naturale portoghese.

L’essenza dei materiali è centrale, quasi messa a nudo anche nelle interpretazioni più contemporanee come quelle dei designer Friedrich Gerlach e Julia Huhnholz. Queste, continuano a esplorare le potenzialità del biocemento per dare vita a sedie, vasi e altri oggetti di design lavorando questo prodotto sostenibile.

L’intersezione tra arte, design e sostenibilità rimane una delle tematiche principali anche in questa edizione. Sempre più spesso hanno fatto capolino complementi d’arredo e oggetti decorativi realizzati con materiali naturali, riciclati o dall’impatto ridotto.

La collezione Entrerios riunisce vari designer brasiliani, che hanno dato vita ai tappeti sostenibili di Trapos & Fiapos. Realizzati in cotone, tifa e buriti, e intessuti a mano su telai recuperati e riadattati, questi tappeti sono perfettamente in linea con il tema della manifestazione, in quanto rappresentano la coesistenza e la codipendenza di ombre e luci. Le sovrapposizioni materiche su sfondo minimalista sono prevalenti in tutte le interpretazioni dei brand.

Dimensione umana e virtuale in simbiosi: un nuovo concetto di ergonomia


Gli spunti di Maison & Objet 2025 hanno permeato le creazioni dei designer, soprattutto quelli di Maison Arpelli, che hanno guardato in special modo all’Art Déco francese per realizzare sedute rialzate (Antonin e Louis) in grado di unire il rigore del metallo con un comfort senza pari.

Tra le soluzioni ibride per casa e lavoro merita una menzione il tavolo Duo di Sand & Björk. Perfetto per pranzare e funzionale per lavorare, il mobile in legno di betulla è rifinito con cera naturale. Dello stesso studio è Pop, scrivania regolabile in altezza disponibile in tre colori, che rafforza il concetto di ergonomia in chiave contemporanea. La fusione tra dimensione umana e intelligenza artificiale emerge anche nelle creazioni di oggettistica che hanno debuttato durante la manifestazione. Esplorando le terre di confine tra design e tecnologia, Claraval ha introdotto il vaso in gres Magnificat. Ideato con algoritmi sonori per arrivare alla sua forma originale che si sviluppa in verticale.

Avvicinandosi è possibile vedere come la voce si trasforma in formato digitale, per ritornare materia attraverso la stampa e la modellazione 3D, in un connubio costantemente rinnovato tra virtuale e reale.

Quest’edizione ha celebrato in maniera innovativa il design che non può essere classificato con semplici aggettivi, ma abbraccia diverse categorie, fondendole assieme.

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