Il tuo immobile è qui
United Kingdom flag    EN
vendi_icon
Vendi e affitta
blog
Blog
account_icon
Chi siamo
United Kingdom flag    EN

Per immergersi nei più importanti salotti milanesi del passato, assaporandone anche la dimensione più intima e personale, le case museo sono una vera e propria ricchezza della città.
Si tratta di spazi privati, allestiti per far conoscere la storia delle famiglie meneghine più illustri e interessanti delle epoche precedenti. Evitando la forma più istituzionale del classico museo e facendo rivivere le loro abitazioni attraverso pannelli illustrati, oggetti e racconti.
In questo articolo vedremo quali sono le 7 case museo da non perdere a Milano. Le case in grado di raccontare passioni, amori, amicizie e dibattiti, facendo da sfondo ai momenti storici più significativi del passato.
Si tratta di un modo per ammirare la città in tutte le sue sfaccettature, non solo quelle più eclatanti con i principali monumenti, ma anche più intime e soffuse. Qual è la casa museo più affascinante di Milano?

Le migliori 7 case museo da visitare a Milano

– Villa Necchi Campiglio

Immagina un silenzioso giardino proprio nel cuore di Milano, che circonda una villa ricca di splendide opere d’arte, dove si respira un’atmosfera colta e raffinata.


Villa Necchi Campiglio sembra ancora sospesa fra le due guerre. Con il suo stile neorealista tipico degli anni ’30, quando venne progettata da Portaluppi proprio per la famiglia Necchi Campiglio.
I noti industriali borghesi del secolo scorso hanno dato vita a un’abitazione che oscilla tra un lusso discreto e chic e la voglia di sperimentare innovazione e tecnologia.


Visitando questa casa museo non solo sarà possibile comprendere meglio la realtà borghese del periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, ma anche ammirare dei capolavori artistici come i dipinti di Simone Martini, Sironi e De Chirico, solo per citarne alcuni.


Gli amanti dell’architettura apprezzeranno poi i raffinati giardini e la piscina, che completano una villa elegante e allo stesso tempo innovativa e al passo con i tempi.
Sono infatti presenti anche una serra, dei campi da tennis e un garage. Tutto a testimoniare il desiderio della famiglia di adattarsi alla realtà in cambiamento, pur mantenendo la propria anima colta.
Il piano rialzato era destinato all’accoglienza degli ospiti e agli eventi di rappresentanza, mentre il primo ospitava le camere da letto private, ancora oggi visitabili.


All’interno non mancano elementi di grande modernità per l’epoca. citofoni, ascensori e porte scorrevoli e blindate, oltre che caveau murati per mettere tutte le ricchezze.
Nel corso del tempo la villa è stata arricchita dal punto di vista artistico da tre importanti donazioni: la collezione di opere di Claudia Gian Ferrari, i dipinti di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli, risalenti al XVIII secolo, e i 21 disegni su carta di Guido Sforni.


La villa è aperta dal mercoledì alla domenica e presenta all’interno anche un negozio e un ristorante, così da poter prendere un caffè o uno snack durante la visita.

– Casa Museo Boschi di Stefano


Quando si parla di grandi collezionisti di arte del Novecento, è impossibile non citare Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Una coppia di appassionati che nel corso degli anni ha saputo raccogliere più di 300 opere dei più grandi del loro tempo.


All’interno della collezione sono infatti presenti opere di De Pisis, Fontana e Morandi, che è possibile ammirare nella loro collocazione principale, cioè all’interno della dimora dei due coniugi.
L’aspetto che maggiormente conquista di questa casa museo è infatti la sua elegante discrezione. E’ in grado di conservare l’intimità originaria della raffinata dimora pur esponendo dei quadri di altissimo valore artistico e culturale.


La casa, sita al secondo piano della palazzina di via Jan 15. E’ stata progettata anche in questo caso da Portaluppi tra il 1929 e il 1930, considerato all’epoca un punto di riferimento per quanto riguarda l’architettura borghese.
Tutti gli arredi seguono lo stile dell’epoca e impreziosiscono l’ambiente, che ospita due sezioni di opere divise per momento storico.
Una prima parte è occupata dai quadri degli anni ’20 e ’30, mentre una seconda zona è dedicata a quelli dagli anni ’40 in poi.
Passeggiando per le stanze è quindi possibile ricostruire l’evoluzione artistica nei diversi decenni. Il tutto inserito in una dimensione familiare e borghese che consente di scoprire e apprezzare i gusti e lo stile di vita dei due coniugi collezionisti.


La casa museo è aperta tutto l’anno da martedì a domenica, con la possibilità di organizzare visite guidate per singoli e gruppi.

– Casa Museo Poldi Pezzoli

A pochi passi dal Teatro della Scala, il collezionista del XIX secolo Gian Giacomo Poldi Pezzoli ha realizzato un contenitore artistico di alto livello, raccogliendo all’interno della sua casa alcune delle opere più importanti del periodo dal rinascimento al barocco.


Se le altre case museo si concentravano quindi maggiormente su autori moderni, visitando questa dimora sarà possibile fare un tuffo ulteriore nel passato, ammirando quadri di Piero della Francesca, Mantegna e Botticelli.
Sono presenti anche oggetti da collezione interessanti, come armi, orologi e tappeti, che rivelano il gusto raffinato del proprietario di casa a 360 gradi.


La casa museo è aperta al pubblico dal 1881 e ospita un pubblico nazionale e internazionale.
I 600 oggetti custoditi nella dimora sono immersi in un’atmosfera magica e divisi in stanze tematiche, così da aiutare anche gli ospiti a orientarsi nel panorama artistico dei secoli rinascimentali e barocchi.


Dal 1974 la casa museo Gian Giacomo Poldi Pezzoli ha deciso di dare vita a un’intensa attività educativa e pedagogica, organizzando visite guidate per i più piccoli e coinvolgendo le scuole in interessanti iniziative.
La dimora è aperta tutti i giorni ad eccezione del martedì, con la possibilità di acquistare biglietti online e prenotare visite guidate per i gruppi.

– Museo Bagatti Valsecchi

Proprio nel cuore di Brera, i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi ci trasportano all’interno del Rinascimento più sfarzoso, mostrando quadri e arredi di elevato valore artistico.


I due baroni, vissuti nel XIX secolo, si sono prefissati come obiettivo di vita quello di realizzare una casa museo che fosse un tributo a un periodo glorioso del passato, raccogliendo pitture, oggetti d’arredo e mobili.
La dimora mostra un perfetto spaccato del gusto e dello stile della nobiltà dell’Ottocento. Facendo trasparire il modo di vivere, il gusto per il bello, per il festeggiamento e per l’accoglienza degli ospiti.


Gli interni sono tutti autentici e sono stati mantenuti intatti nonostante la casa sia stata abitata fino al 1974, quando venne aperta al pubblico.


Il palazzo si trova tra via Gesù e via Santo Spirito, nel pieno del Quadrilatero della moda, con la possibilità di organizzare un’esperienza congiunta tra lusso e arte.


Periodicamente all’interno della casa museo sono ospitate anche delle interessanti mostre temporanee. che riprendono lo stile rinascimentale della casa o aprono le porte a tendenze più moderne. Di seguito all’interno della casa museo, l’opera di Girolamo Di Benvenuto, Sposalizio Mistico di S. Caterina tra i santi.

– Fondazione Achille Castiglioni

La Fondazione Achille Castiglioni è un vero e proprio must, tra le case museo, per tutti coloro che amano il design più raffinato.
Più che di una casa museo potremmo parlare di uno studio museo. La fondazione ha sede proprio all’interno del luogo di lavoro del designer e raccoglie oggetti e prototipi utili alle sue creazioni.
Molto interessanti sono gli schizzi e i disegni, che mostrano come la quotidianità possa essere trasformata in arte e anche gli oggetti di arredo diventino pezzi unici da esporre come le grandi opere del passato.


La fondazione si compone di 4 stanze divise in base al contenuto. La prima raccoglie modelli e prototipi, la seconda tecnigrafi e pannelli contenenti una serie di curiosità. La terza, invece, oggetti appartenuti a Castiglioni e conservati nel corso della sua vita e che usava per le sue lezioni all’università. Nell’ultima, oggetti significativi della storia del design e della sua evoluzione nei decenni.


All’interno della fondazione è presente un negozio nel quale acquistare interessanti souvenir della meravigliosa esperienza vissuta.

– Casa degli Atellani e Vigna di Leonardo


Grazie all’Expo del 2015 è stato possibile riaprire, tra le case museo, sia la Casa degli Atellani sia la Vigna di Leonardo. In passato sono state abitate proprio da quel Portaluppi di cui abbiamo parlato in precedenza.
La prima è una dimora rinascimentale che, nonostante sia stata sempre occupata, ha mantenuto il suo etereo e raffinato aspetto originario.
La parte finale del giardino è però occupata dal vero capolavoro, la vigna, donata nel 1498 da Ludovico il Moro a Leonardo da Vinci.


Il percorso all’interno della casa museo si compone di 7 tappe, che partono proprio dalle bellissime corti interne per passare alle Sale dello zodiaco e dei ritratti.
Si prosegue con lo studio di Ettore Corsi, ingegnere e senatore, con la sala dello Scalone e con il giardino nascosto di Matteo Bandello, un frate domenicano che scrisse diverse novelle ambientate proprio all’interno della Vigna di Leonardo.


La casa museo è aperta ogni giorno con visite che partono ogni 15-30 minuti e con la possibilità di prenotare un tour guidato.

– Casa museo di Manzoni in via Moroni


Tra le case museo, in via Moroni 1 sorge questa importante testimonianza intima e privata di uno dei maggiori poeti milanesi del passato, una delle tante case abitate nel corso della sua vita.
Strutturata su una corte interna e suddivisa in due piani. La dimora è piuttosto ampia, a testimonianza di come Manzoni amasse ospitare gli amici e creare occasioni conviviali.


La casa è un museo nel 1965, nel 2015 ha subito una ristrutturazione che ad oggi la rende una delle più affascinanti dell’intero panorama lombardo.


Divisa in 10 sezioni, la mostra illustra la vita del poeta in modo tematico. Partendo dalla famiglia per arrivare ai libri illustrati, passando per le sue stanze private, per i luoghi dove ha vissuto. Non mancano le passioni extraletterarie come la botanica e per i personaggi che ospitò nel corso della sua vita.


Visitando le stanze si coglie il fermento culturale del periodo e la spinta che animò Manzoni a scrivere tutte le sue opere più belle, a partire dai Promessi Sposi.

Se stai cercando una nuova residenza di stile a Milano, scopri le proposte esclusive di Quimmo Prestige, l’agenzia immobiliare di Quimmo specializzata in immobili di pregio.

Foto di wikimedia commons

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *